E il re, cosa dice il re? diceva una vecchietta nostalgica
apprendendo gli echi giornalistici di qualche scontro
di piazza. Sono passati decenni. Eh, che dice la casa
reale... Pubblicamente niente di che, in privato invece
tutt'altro carillon, come è
emerso
dalle intercettazioni telefoniche che hanno coinvolto
trafficanti, politici, portaborse, funzionari televisivi,
vallette e vere mignotte. Un sottobosco all'ombra della
corona, con affari di ogni tipo: si andava dai videogiochi
alle tangenti in Bulgaria, dalle case da gioco al giro
di squillo, dalle slot machine taroccate alla frequentazione
con boss siculi, con precedenti che includono evasione
dell' iva transfrontaliera e un omicidio immotivato.
Ce n'è da vendere per Vittorio Emanuele, il principe
di Savoia finito in cella e poi, a distanza di qualche
giorno, agli arresti domiciliari. In mezzo a questo
vortice di alto lignaggio si inserivano personaggi -
non di sangue blu - che traevano profitto dalla loro
posizione di mediatori. Come il portavoce di Fini, Totò
Sottile, impegntissimo a "provinare" (ma è chiaro che
le prove in questo campo non sono facili da raccogliere,
e l' imputato è stato già rimesso in libertà) procaci
vallette e attricette volonterose come volevano entrare
nelle telecamere Rai. Beh, chi non vorrebbe testare
la Gregoraci? D'altra parte, come recita il manuale
per le audizioni dell' ente televisivo, più che la dizione
e la cultura generale è importante la pratica... Appunto