Tutto nacque negli anni '80, quando la giovane Cristina
lavorava negli studi di Cinecittà. Un mondo,
quello della celluloide, che la attraeva a tal punto
da volerci entrare da protagonista. Del resto, abitava
a Roma a due passi dalla fabbrica dei sogni, e sognare
è lecito. Una parte nel film di Carlo Vanzina
"Amarsi un po'" col nome d' arte di Cristina
Lynn, quindi una comparsa in una commedia pecoreccia
con Alvaro Vitali (Pierino sarebbe poi tornato in
un altro contesto), quindi la svolta.
Il passaggio all' hard avviene sotto l' egida di Riccardo
Schicchi, creatore del personaggio Cicciolina e di altre
pornostar, poi riunite nella scuderia Divafutura. Senza
uscire troppo dal seminato, va detto che quello era
il periodo d'oro per l'hard italiano, e il lancio di
attrici porno trovava enfasi maggiore di adesso. Gli
spettacoli hard dal vivo trovavano posto nei teatri
ormai orfani dei varietà di vecchio stampo: graduale
e naturale fu quindi il passaggio tra le file dei Matera,
che allora gestivano diversi di questi locali di avanspettacolo
intervallati da film erotici. Manya era allora in discreta
compagnia, tra Ilona Staller, Moana e Baby Pozzi, Eva
Orlowsky, Petra, Malù, Vampirella e altre, ma
già si faceva notare per la carica erotica e
la generosità che sprigionava sullo schermo come
sulla scena.
Tanti i film girati nel frattempo: Il vizio preferito
di mia moglie, Una moglie molto infedele (con Rocco
Siffredi e Lilli Carati), Carne di lusso, Baraonda di
sesso, Superstalloni per Baby, Lolita forever (c'era
anche Carmen di Pietro nel cast), Calda pioggia di sesso,
Baby nata per godere, Pierino la peste, La zia in calore,
Mania bestiale, Mania anale... e via di mania in mania.
Non si può tacere comunque che un' altra sua
passione è la buona cucina, eredità di
un genitore cuoco di fama mondiale che ha lavorato anche
alla corte degli Agnelli. Chi nell'ambiente non conosce
la sua abilità tra i fornelli? Decisamente una
donna completa, a tutto tondo, vera anche nella realtà
quotidiana quindi... ma dove eravamo rimasti?
Da un set all' altro, si diceva, e le sue prestazioni
erano sempre da ricordare, tripla penetrazione anale,
fisting, oggetti vari. L'elenco continua, con titoli
carichi di pruderie: Maialità, Rotte e sfondate,
Più di Sodoma e Gomorra, Anal poker, Due fave
per un solo buco, L'albero delle zoccole (un must dell'
hard nostrano), Sex Manya show, In diretta dietro le
quinte, Nuovo Cinema Paradisex, Incesto fatale, Incesto
totale. Seguono poi nella seconda metà degli
anni '90 alcuni video girati in Ungheria e negli Usa,
come Lezioni di sesso all' aperto, Buda decadence, The
street of New York o una reverse gang bang con ragazze
americane.
Nel frattempo si susseguono le partecipazioni a fiere
erotiche e programmi televisivi tra un film (da citare
ancora La coatta, I tre porcellini, Salomè,
La maitresse la puttana e la principiante) e uno spettacolo.
Avrete capito che Manya non è tipa che se ne
sta troppo con le mani in mano. Quando non c'è
altro da fare, ecco che organizza una scena in una
palestra o in un locale. E non teme le sfide, anzi
dice di essere pronta per una gang bang da record,
roba da guinness dei primati! E' ancora presto per
appendere la fica al chiodo...