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PAPIRONE E LISTE ELETTORALI
Gli effetti della legge elettorale, forzata a colpi di maggioranza
come tutte quelle di questo governo, sono ormai visibili a tutti.
Nei seggi troveremo un lenzuolone difficile da maneggiare. Ma
non è solo la proliferazione di liste partitiche, incentivata
dal ritorno al sistema proporzionale a far gridare al pasticcio.
Nell' ultimo mese prima delle elezioni ci si accorge
che è stato fatto un colpo di mano, che le candidature sono
sempre guidate dalle sedi dei partiti, ma con la differenza,
rispetto alle votazioni precedenti, che non è possibile dare
il voto a uno piuttostao che a un altro, nemmeno se lo conosci:
è tutto già predeterminato. Anche all' interno del partito-azienda
covano malumori e proteste, visto che sono premiati yesmen e
peones con scarso discernimento. Chi ha concepito un obbrobrio
simile, sostanzialmente antidemocratico, va lasciato a casa.
Ne abbiamo viste di cotte e di crude, una pletora di robacce
che hanno più a che spartire con affari e favori piuttosto che
con la politica in senso proprio, in questo quinquennio. Forse
è arrivato il momento di dire basta, prima di incorrere nella
deriva oligarchica che è ormai dietro l' angolo! |
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