Stavolta non ci sarà riconteggio delle schede
elettorali. Il responso delle urne è stato netto
e univoco. Il centrodestra ha vinto le elezioni politiche
e portato nel fienile
diverse
regioni e qualche comune importante, quello capitale
sopra a tutti. Spazio al nuovo corso, ma a guardarlo
bene, una volta varata la lista dei ministri e delle
minestre, si ritrovano in maggioranza facce già
viste, infarcite da poche giovanotte di bell' aspetto
e auspicate speranze. Vediamo se progetti e programmi
troveranno una qualche rispondenza nell' atavica, enotrica
affezione per tirare in lungo in largo la cosa pubblica
e sistemare per bene quella privata. Nullafacenti, nullatenenti
e sottotenenti stiano in preallarme! Certo, i due vecchietti
che si son subito affacciati come vincitori effettivi
del voto hanno tutto fuorchè una brezza di novità.
Celavevoduro, poveretto, è scampato a una scoppola
di quelle forti, ma non riesce nemmeno a parlare, mentre
il gongolante Berluskaz ormai si è rifatto tutto,
tranne la lingua e il bus del gnao. Pezzi di ricambio
garantiti, ma se il nuovo è questo, che cosa
avanza? Ma poi, avanzerà qualcosa?